28 gennaio 2014

Telefoni bianchi 1976 [Torrent]

Cameriera presso un albergo del Lido di Venezia, la provinciale Marcella sogna la celebrità cinematografica e trascura lo spasimante Roberto Trevisan. Invitata a Roma da un certo Luciani della Littoria Film, nella capitale fascista trova la società fallita, il protettore latitante e, nuovo ganimede, il gerarchetto Bruno che la confina nel bordello della madre. Marcella, grazie a un incontro con il Duce e un passaggio nel letto di villa Torlonia, riesce ad approdare a Cinecittà ove viene, nonostante l'acerbità artistica, affiancata all'attore di regime Franco Denza. Mentre Roberto, disperato e sfortunato, vaga dalla guerra libica a quella in Spagna e, infine, nelle steppe nevose della Russia, Marcella trionfa con il nome d'arte di Alda Noris. La caduta del Duce, il saccheggio della ricca magione già condivisa con il semimpazzito Denza, la costringono a viaggiare verso la natia Conegliano..

Il Link QUI

Titolo Originale: Telefoni bianchi
Anno: 1976
Nazione: Italia
Durata: 120 Min
Regista: Dino Risi
Sceneggiatura: Ruggero Maccari, Dino Risi, Bernardino Zapponi
Cast: Agostina Belli, Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi, Cochi Ponzoni, Renato Pozzetto, Dino Baldazzi, Eleonora Morana, Maurizio Arena, William Berger, Lino Toffolo, Laura Trotter, Paolo Baroni, Michele Malaspina, Giovanni Brusatori, Attilio Dottesio, Alvaro Vitali, Renate Schmidt, Franca Stoppi, Carla Terlizzi, Monica Fiorentini
Fotografia: Claudio Cirillo
Montaggio: Alberto Gallitti
Musiche: Armando Trovajoli
Produzione: PIO ANGELETTI E ADRIANO DE MICHELI PER DEAN FILM
Distribuzione: TITANUS - PANARECORD, CREAZIONI HOME VIDEO
Curiosità: - GIRATO IN INTERNI NEGLI STUDI INCIR-DE PAOLIS E IN ESTERNI A ROMA E VENEZIA.- TRA GLI INTERPRETI IL COMPLESSO "4+4" DI NORA ORLANDI.- NEL FILM COMPARE UNA SEQUENZA DI "IL PORTO DELLE NEBBIE" CON JEAN GABIN, MICHèLE MORGAN E PIERRE BRASSEUR.- DAVID SPECIALE 1976 AD AGOSTINA BELLI.

Foto:
_________________________________________________________________
Vittorio GassmanUgo TognazziRenato Pozzetto

Nessun commento: