28 febbraio 2012

This Must Be the Place (2011) [Rapidshare]

Cheyenne è stato una rockstar nel passato. All'età di 50 anni si veste e si trucca come quando saliva sul palcoscenico e vive agiatamente, grazie alle royalties, con la moglie Jane a Dublino. La morte del padre, con il quale non aveva più alcun rapporto, lo spinge a tornare a New York. Scopre così che l'uomo aveva un'ossessione: vendicarsi per un'umiliazione subita in campo di concentramento. Cheyenne decide di proseguire la ricerca dal punto in cui il genitore è stato costretto ad abbandonarla e inizia un viaggio attraverso gli Stati Uniti.

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Anno: 2011
Nazione: Italia, Francia, Irlanda
Durata: 118 min
Regista: Paolo Sorrentino
Cast: Sean PennFrances McDormandEve HewsonHarry Dean StantonJoyce Van PattenJudd HirschKerry CondonDavid ByrneOlwen FouereShea WhighamLiron LevoHeinz LievenSimon DelaneySeth Adkins

5 commenti:

Unknown ha detto...

Buon Giorno a tutti gli amci CINEFILI

Max

Pasquale ha detto...

Tutto sulla falsa beneficenza di internapolicity su:

ioodiopollicino.blogspot.com

Settimina ha detto...

Buongiorno a tutti...
Ma che brutta questa nuov maschera dei comm... davvero brutta.

Questo film, che non è stato molto apprezzato, a me è piaciuto proprio per quello che ad altri è diaspiaciuto, il personaggio di Cheyenne...

Penn è stato bravo ad interpretarlo rendendo la portata della sua sofferenza fino a farlo apparire quasi tonto... Ma poi nel finale, con quel.... ah nonono spoilier, non dico nient'altro!

Mi piace Sorrentino, tutti i film che fatto, proprio tutti, primo in classifica le conseguenze dell'amore e poi tutti gli altri uguali.

Che brutta sta nuova maschera... Kiss

Fool in the Rain ha detto...

Film di grandissimo spessore. Metafora, dalla fotografia spettacolare (da oscar!), dello stato di inadeguatezza rispetto al mondo; un road movie in cui un eccellente Sean Penn/ Cheyenne (ri)trova se stesso.
Mi piace molto Sorrentino, questo film in particolare per la sceneggiatura, l'originalità e forse anche grazie a Sean Penn che riesce ad interpretare magistralmente il protagonista e a coinvolgere lo spettatore nello sviluppo della sua psiche.
Forse mi piace ancora di più perché sono sua concittadina =D

mikrosvinjo ha detto...

Noioso, banale, prevedibile all'inverosimile. Non si capisce dove voglia arrivare Sorrentino. E' studiatamente bizzarro. Così studiato che la bizzarria diventa prevedibile. Il personaggio di Sean Penn è guardabile ma "non udibile" (io l'ho visto in originale, non so se doppiato lo si "udisca" meglio").
La scelta di usare il "povero" Byrne costretto ad interagire con i sussulti disartrici del personaggio Cheyenne (mi da l'impressione che Byrne sia apparso più per fare piacere a Sorrentino, che per un reale desiderio di recitare in questo fumoso film). Sarebbe stato meglio accelerare il film di un 30% magari mettendo anche i sottotitoli quando parla Penn.Grande delusione per Sorrentino, di cui ho apprezzato i precedenti film (tutti ambientati in Italia se non sbaglio). Magari se ritornasse in Italia a girare forse l'antica vena creativa potrebbe risorgere.