13 febbraio 2012

La scelta di Sophie (1982) [Rapidshare]

Sophie, sopravvisuta ai campi di sterminio nazisti, ha trovato un compagno in Nathan un altro sopravvisuto come lei. Anche il narratore Stingo si innamora di Sophie affascinato dal suo mondo e sconvolto dalla terribile scelta che fu costretta a fare..


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Titolo Originale: Sophie's Choice
Anno: 1982
Nazione: USA
Durata: 155 min
Regista: Alan J. Pakula
Cast: Kevin KlineMeryl StreepPeter McNicolPeter MacNicolJosef SommerJosh MostelGünther-Maria HalmerJohn RothmanRobin BartlettKatharina ThalbachDavid WohlEugene LipinskiRita KarinStephen D. NewmanGreta TurkenMarcell RosenblattMoishe RosenfeldJoseph LeonKarlheinz HacklUlli FesslMelanie PiankaEugeniusz PriwieziencewKrystvna KarkowskaNeddim ProhicJennifer LawnAdrian KalitkaPeter Wegenbrethe

7 commenti:

Mik No Brain ha detto...

Ciao LuD :)
Volevo richiederti "The day after tomorrow" solo che non riesco a farlo dalla sezione "richiedi film" perdonami!
Ciao e grazie mille
(Come sempre... sei un grande!)

LuD ha detto...

Pat, copia il tuo commento ed incollalo senza lo spoiler del finale :) Non tutti sanno che tipo di scelta dovrà fare Sophie :)

Reincolla il commento senza quella parte e pubblicalo, così eliminerò il tuo commento precedente

SemprePat ha detto...

Stingo (Peter MacNicol)
"Avevo ventidue anni ed ero vergine. E finalmente stavo stringendo tra le braccia la dea delle mie eterne fantasie. Il mio desiderio era inesauribile. La sensualità di Sophie era un tempo l'immersione nell'oblio dei sensi e un volare al di sopra dei ricordi e del dolore. Più di tutto questo ora lo capisco: era un tentativo frenetico di respingere la morte"

Un film che da i brividi, spasimi interni e lacrime, ascoltando la terribile confessione di Sophie con quegli impressionanti flashbacks.
Mi chiedo come Merryl Streep sia riuscita ad uscire da quel ruolo così devastante e tormentato. Come si può anche solo a provare ad immaginare di fare la scelta che ha dovuto fare Sophie.

Quello che fa più male, è vedere le
immagini degli infernali lagers nazisti visti dalla parte del tedeschi, secondo la loro
scrupolosa,
ordinata,
spietata
amministrazione della morte.

Sono molte le cose che scritte nel libro, mancano nel film. Consiglio a tutti, proprio a tutti, di andare in libreria, e acquistarne una copia, forse in questo modo, davvero, non dimenticheremo MAI.
Questi per me sono i veri film Horror.

SemprePat ha detto...

Scusa Lud, ma ho scritto il commento di getto stamattina. Spero che adesso sia più corretto.
Questa storia toglie lucidità di giudizio.

Settimina ha detto...

Ciao. Raccolgo, con non poca fatica, l'invito rivoltomi oggi da Pat a commentare quanto pubblicato qui.

E parto dal film per dire, scusandomi, che ieri sera in chat ho errato, mentre giocavamo, sulla data di... un gioco che stavamo facendo in compagnia: nel 1982 la Hepburn si prese il suo quarto Oscar per Sul lago dorato, mentre, nel 1983, la statuetta per la migliore attrice protagonista andò proprio alla Streep e proprio per La scelta di Sophie.
Feci confusione, che non è una bella cosa, ma capita, e della quale chiedo venia.

Non lessi il libro, vidi il film. Fu piuttosto duro per diversi motivi. Accenno a uno.

Non abbiamo sconti nella vita, raramente ne abbiamo se ci pensate.
Non possiamo intervenire molto su questa cosa, a meno che proviamo a pensare e a guardare alle cose con l'umanità che in teoria dovrebbe e potrebbe contraddistinguerci dalle altre forme di vita.

La scelta di Sophie è una scelta impossibile, a quanto pare. Quale persona potrebbe effettuarla e continuare a vivere?

Ma il discorso del film parte a monte, parte nell'impossibilità di una scelta primaria, impossibile a farsi per la protagonista.

Con chi stare?
Che cosa scegliere di salvaguardare?
Che cosa contribuirà a salvarci?
C'è salvezza?
Certe colpe si possono trasformare?
Se sì, come si fa?
Se no, perché no?

Il discorso è estremamente complesso e sembra pesare, sulle generazioni che si succedono, come una forma di "maledizione". Ma le maledizioni non esistono se non nella mente di chi ci crede... per cui non è una maledizione ma qualcosa d'altro.

Forse determinati traumi non sono per tutti passibili di elaborazione. Forse.

Ripeto, è molto complesso. Pensando però, trovo - personalmente - che il cinema faccia bene a farsi spesso interprete di tali domande profonde, anche se non possiede risposte definitive.

Vorrei non aggiungere altro perché credo sia già molto. Ma avrei voglia di vedere un fim d'amore.

LuD ha detto...

Nel mio piccolo, ed in maniera molto meno elaborata rispetto alle vostre splendide digressioni, mi limiterò soltanto a dire che dopo aver visto questo film per la prima volta (ma anche nell'altro paio di volte successive) non sono riuscito a dormire tanto serenamente. Quella dannata scelta mi è rimasta in testa per giorni, soprattutto perchè è tutto inesorabilmente reale.

Settimina ha detto...

Non dormisti tanto serenamente?
Io purtroppo, dormendo da sempre poco e necessitando quindi di farlo in ogni occasione possibile, dormii.
Ma se parliamo del tipo di sonno in cui caddi... E' altro discorso ancora. Chiamiamoli incubi per usare una parola che conosciamo tutti.
Ma anche gli incubi fanno parte della realtà, ci toccano pure quelli. Tutto vero, quindi, sic.