17 gennaio 2012

La chiave di Sara [Megaupload]

Julia Jarmond è una giornalista americana che vive a Parigi. Quando suo marito le chiede di tarsferirsi nell'appartamento dei suoi genitori, scoprirà un mistero sconvolgente che cambierà la sua vita.

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Titolo Originale: Elle s'appelait Sarah
Anno: 2010
Nazione: Francia
Durata: 111 Min
Regista: Gilles Paquet-Brenner
Sceneggiatura: Serge Joncour, Gilles Paquet-Brenner
Cast: Kristin Scott Thomas, Mélusine Mayance, Niels Arestrup, Frédéric Pierrot, Michel Duchaussoy, Dominique Frot, Gisèle Casadesus, Aidan Quinn, Natasha Mashkevich, Arben Bajraktaraj
Fotografia: Pascal Ridao
Montaggio: Hervé Schneid
Produzione: Hugo Productions, Studio 37, TF1, France 2 Cinéma
Distribuzione: Lucky Red
Uscita nei cinema: 13/01/2012
Soggetto:
Tratto dal best seller di Tatiana de Rosnay



4 commenti:

Lalla ha detto...

Oggi volevo esser la prima a darti il Buongiorno LuD...anche perche(purtroppo)questo è l orario in cui mi tocca andare a lavorare!! volevo comunque complimentarmi con te per la bellissima varieta' di film che metti nel tuo blog.Grazie di cuore e buon lavoro ciao:Lalla.

LuD ha detto...

Buongiorno a te Lalla! Purtroppo ho sbagliato a programmare il post del buongiorno ed è slittato alle 9:30 :) domani starò più attento.
Ciao e buona giornata anche a te.

ildandi65 ha detto...

OK, per Lud questa volta sei perdonato,ovvio che scherzo.
Buona Giornata a tutti
A9 V8+

SemprePat ha detto...

Il 22 febbraio 1944, Levi ed altri 650 ebrei vennero stipati su un treno merci (oltre 50 individui per vagone) e destinati al campo di concentramento di Auschwitz in Polonia. Levi fu qui registrato (con il numero 174.517) e subito condotto al campo di Buna-Monowitz, allora conosciuto come Auschwitz III, dove rimase fino alla liberazione da parte dell'Armata Rossa, avvenuta il 27 gennaio 1945. Fu uno dei venti sopravvissuti fra i 650 che erano arrivati con lui al campo.

_ Se questo è un uomo__

Voi che siete sicuri

Nelle vostre tiepide case,

Voi che trovate tornando a sera

Il cibo caldo e visi amici:

Considerate se questo è un uomo

Che lavora nel fango

Che non conosce pace

Che muore per un si o per un no.

Considerate se questa è una donna,

Senza capelli e senza nome

Senza più forza di ricordare

Vuoti gli occhi e freddo il grembo

Come una rana d'inverno.

Meditate che questo è stato:

Vi comando queste parole.

Scolpitele nel vostro cuore

Stando in casa andando per via,

Coricandovi alzandovi;

Ripetetele ai vostri figli.

O vi si sfaccia la casa,

La malattia vi impedisca,

I vostri nati torcano il viso da voi.

Per non dimenticare MAI