Dopo aver trascorso alcuni anni della sua infanzia col nonno materno a Podsreda (Slovenia),frequenta a Kumrovec la scuola elementare. Nel 1907 lascia il paese natale per trasferirsi a Sisak, dove lavora come apprendista fabbro. A Sisak si confronta con le idee e le istanze del movimento dei lavoratorie nel 1910 partecipa alla celebrazione del primo maggio (festa del lavoro).

Negli anni settanta riapparve nella scena politica la figura del teorico sloveno Edvard Kardelj che, in vista dell'imminente scomparsa del dittatore,elaborò, nella nuova costituzione del 1974, un modello con-federale basato sulla cooperazione democratica tra le dirigenze comuniste delle varie repubbliche e province autonome, che mantenevano però l'egemonia assoluta nei loro rispettivi paesi.Tito morì il 4 maggio 1980 in un centro clinico a Lubiana (Slovenia).
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Parlarono positivamente di lui:
- segnala delle frasi

Parlarono negativamente di lui:
- Se ripenso a Tito, cui si deve uno degli slogan più squallidi – "La pace durerà cent'anni, ma dobbiamo esser pronti a entrare in guerra domani" –, mi viene da identificarlo con il protagonista di quel racconto di Cechov che, a forza di pensare a cose ordinarie in modo ordinario, finisce per non esistere più. (Emir Kusturica)
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