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Titolo Originale: Crimes And Misdemeanors
Anno: 1989
Nazione: USA
Durata: 107 min
Regista: Woody Allen
Cast: Woody Allen, Martin Landau, Anjelica Huston, Mia Farrow, Claire Bloom, Alan Alda, Jerry Orbach, Caroline Aaron, Sam Waterston
3 commenti:
Solo un grande Woody Allen può affrontare temi così profondi in una commedia.
L'agire umano è del tutto libero da regole o esiste prima di esso una struttura morale alla quale deve render conto?
Questo problema viene affrontato principalmente da un oculista (colui che studia come si 'vede' il mondo, che ha in cura un rabbino che la sta perdendo) il quale ha la possibilità di evitare il crollo del suo mondo attraverso un'azione deresponsabilizzata ("come premere un bottone"), che comporta un omicidio.
Ovviamente nei primi tempi è in crisi, ma poi la ragione (ma non dovrebbe aiutarci a capire meglio il senso della vita?) lo aiuta a superare il trauma, e a riprendere la vita piena e felice di prima; ma può l'assassino prosperare (mentre il filosofo 'saggio' inspiegabilmente si suicida) senza pagare per la sua colpa? La religione dice di no (la famiglia di origine), ma se sbagliasse? Resterebbe cmq un vincolo esterno; ma allora all'interno la coscienza è del tutto libera? Non si può dire che l'uomo sia naturalmente predisposto al male, i suoi impulsi essenziali sono onesti; e allora? Senza Dio - come dice un personaggio - tutto sarebbe un letamaio? Neanche l'amore offre un rifugio stabile.
Forse è solo la necessità di preservare la famiglia (quindi una creazione sociale) a imporre, come soluzione meno tragica, l'omicidio?
Il film percorre questi (e altri) interrogativi con piacevole leggerezza e humor, lasciando alla fine lo spettatore senza una tranquillizzante soluzione prestabilita.
Busillis con il tuo commento mi hai messo una voglia pazza di guardare questo film!!!
Mi inchino al commento di Busillis. E tu continua a scrivere, please.
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