In Finlandia, la giovane popolana Iris ive in uno squallido appartamento di periferia e conduce una vita arida, monotona, senza ideali o affetti e senza la minima gratificazione. Sua madre, gelida nei suoi confronti, vive alle sue spalle, trattenendole lo stipendio e affidandole i lavori più pesanti, anche dopo la pesante giornata alla catena di montaggio di una fabbrica di fiammiferi. Anche il patrigno, un uomo torvo, la umilia senza pietà. In fabbrica viene maltrattata dal caporeparto e ignorata dalle compagne di lavoro. Si consola come può, leggendo romanzi sentimentali e concedendosi di nascosto qualche golosità. Una sera per cercare distrazione si reca in una balera. Nessuno la invita a ballare e ne esce sola e delusa, pronta a riprendere il giorno successivo la sua deprimente routine. Un giorno, ritirata la busta paga, è tentata da un abito vivace intravisto in una vetrina e lo acquista, ma una volta a casa viene schiaffeggiata per quel modesto ammanco nello stipendio. Qualche sera dopo ritorna alla balera, dopo essersi agghindata e aver indossato quell'abito contro la volontà della madre. Uno sconosciuto la invita a ballare, e Iris si abbandona - finalmente sorridente - sulla spalla di lui, complici una canzone romantica e le proprie ingenue fantasie. Ma dopo aver approfittato di lei, l'uomo se ne va, lasciandole una banconota a pagamento della "prestazione", come a una prostituta. Rimasta incinta, Iris si ripresenta da lui, illudendosi di poterlo richiamare alle proprie responsabilità: ma non ne riceve che un assegno per abortire. Scacciata da casa come una svergognata e disperata, Iris vuole vendetta. Restituisce l'assegno, ed elimina freddamente, uno dopo l'altro, i genitori, un occasionale corteggiatore e il suo cinico profittatore, consegnandosi infine alla giustizia, impenetrabile e passiva.
Koistinen, guardiano notturno di un centro commerciale, è troppo ingenuo e sprovveduto per la gelida Helsinki dei nostri giorni. Non conosce nessuno, si isola dai gruppi di colleghi al lavoro come al bar, arranca alla ricerca di un posto nel mondo mentre l'indifferenza generale lo condanna alla solitudine. Quando una bella bionda si avvicina fingendosi interessata a lui, la vita di Koistinen sembra finalmente sul punto di cambiare. In realtà la donna agisce per un gruppo di delinquenti che mirano a impadronirsi delle sue chiavi per svuotare una gioielleria, facendo in modo che la colpa ricada su di lui.
Marcel Marx, un ex scrittore rinomato e bohemien, volontariamente si trasferisce in esilio nella città portuale di Le Havre, dove la sua professione onorevole, ma non redditizia, di lustrascarpe, gli dona la sensazione di essere più vicino alla gente. Mantiene viva la sua ambizione letteraria e conduce una vita soddisfacente nel triangolo formato dal pub dell'angolo, il suo lavoro e sua moglie Arletty, quando il destino mette improvvisamente nella sua vita un bambino immigrato proveniente dall'Africa nera.