Ne "Il cielo sopra Berlino", l'angelo Damiel s'innamorava della trapezzista Marion e diveniva mortale. Il suo amico Cassiel restava solo, invisibile e un po' rattristato, seduto su di un'ala dell' "Angelo della vittoria". Sei anni dopo. Il muro di Berlino è caduto: in un soffio molte cose hanno cambiato posto, molte si sono spezzate e ricomposte in nuove forme. Da dietro la spalla di Gorbaciov, Cassiel spia nei suoi pensieri. La sua ragazza-angelo Raphaela sente che la fiducia che li univa sta svanendo, che Cassiel non vuole più essere un angelo e che sta solo aspettando l'opportunità di raggiungere l'altra parte. Un giorno, la piccola Raissa perde l'equilibrio e cade da un balcone. Cassiel le resta accanto, la afferra e la salva dalla morte. In quel momento gli accade qualcosa che non gli era mai successa: diventa umano, con tutto ciò che questo implica. Cassiel vaga per le strade di Berlino, è un uomo all'inizio della giovinezza, pieno di saggezza, sa qualsiasi cosa in ogni campo dello scibile, ma assolutamente privo di esperienza di vita quotidiana. C'è qualcosa che getta un'ombra sulla sua vita terrena. Emit Flesti, che rappresenta lo scorrere del tempo concesso alla sua vita, rivela a Raphaela che Cassiel non vivrà a lungo, dato che non era né previsto né legittimo che divenisse uomo. Ora Cassiel cerca compagnia e prova a fare conoscenza con le persone che ha incontrato quando era angelo...
Minacciato da uno sceneggiatore, rampante produttore esecutivo (Robbins) di Hollywood lo uccide accidentalmente. Titolo italiano deviante per uno dei più intelligenti, perfidi e divertenti film hollywoodiani degli anni '90.
Nel luglio del 1943, alla vigilia dello sbarco alleato in Sicilia, il generale americano Maxwell decide di effettuare un'azione di "commando" sulla costa siciliana per distruggere le pericolose postazioni del forte Xifonio. Vengono prescelti per la missione cinque uomini: il capitano Pawney, il sergente Armstrong, il caporale Mellone, il soldato Reggie, e un prigioniero italiano, Rosolino Paternò, costretto a fungere da guida in quanto nativo della zona. Paracadutata in territorio italiano, la piccola pattuglia si riduce immediatamente di una unità per la morte del capitano Pawney, causata dalla mancata apertura del paracadute. Decisi a portare a compimento la missione, i quattro superstiti iniziano la marcia di avvicinamento alle postazioni nemiche e, dopo lunghe vicissitudini, giungono in vista dell'obiettivo. Perduto anche Reggie in uno scontro con i nazifascisti, la ridottissima pattuglia penetra finalmente all'interno del forte, dove però l'attende una grossa delusione: i cannoni che si sarebbero dovuti distruggere sono stati trasferiti da tempo in Africa. Per dare un senso alla loro missione, i tre decidono di far saltare ugualmente il forte, allo scopo di risparmiare alla popolazione un ulteriore bombardamento della zona. Ma anche questa iniziativa si rivela inutile: il comando alleato, privo di notizie sull'esito della missione, ha già dato disposizione di bombardare la costa. Laceri e feriti, Armstrong, Mellone e Paternò assistono sconcertati all'avanzata delle truppe alleate.
Due angeli, Damiel e Cassiel, scendono dal cielo sopra Berlino sulla città ed osservano il comportamento degli umani, la loro disperazione, ma non possono fare nulla per aiutarli. Alla fine Damiel, innamoratosi di una bella trapezista dal cuore puro, perderà la sua condizione di angelo e resterà nella città.